Lo spirito nelle leggi
Nel saggio sulle "Maniere scientifiche di trattare il diritto naturale" (Jena, 1802-3) Hegel periodizza la storia dell'eticità umana, ricorrendo ai modelli di tragedia e commedia. La prima, descritta sulla base delle Eumenidi di Eschilo, è il modo autentico di confrontarsi con il destino e trova nel sacrificio di sé l'unica via praticabile per giungere al superamento dei contrasti e ad una vera conciliazione tra le parti avverse. La sua giustizia supera quella meramente legale, fondata sull'esteriorità della regola e sul meccanicismo dell'opposizione tra crimine e pena. Nella commedia l'assenza di destino è la falsa persuasione su cui gli uomini basano la propria vita, lanciandosi nella vana e inesausta ricerca di una soluzione delle controversie che non giunge mai, perché è rimessa all'esteriorità di un legalismo che l'uomo pensa di poter invocare o rifuggire a piacimento, senza farsi veramente carico della serietà delle opposizioni e senza sacrificio.
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