La maledizione di Toledo
Spagna, regione della Navarra, anno 1610. I borghi di Zugarramurdi e di Urdax sono tormentati da una spietata caccia alle streghe che culminerà, il sette novembre di quello stesso anno, nell'autodafé di Logrono, il più grande che la storia dell'Inquisizione spagnola ricordi. Ree confesse, sotto tortura ma anche per mitomania. Altrettante volte erboriste e guaritrici vittime di invidia e gelosie, le "streghe" che alimentano i roghi dell'Inquisizione sono per lo più donne anziane o meschine che la superstizione popolare addita come complici del Demonio. In quel clima di terrore, delazioni e persecuzione il Grande Inquisitore, il cardinale Bonifacio Medina, è ossessionato dalla maledizione lanciatagli un anno prima a Toledo da una strega prima di ardere sul rogo: avrebbe avuto la sua stessa morte per mano di una donna dai capelli rossi. Una storia privata che ha il sapore della verità sullo sfondo della regione spagnola percorsa dal Cammino di Santiago di Compostela, nell'epoca in cui gli autodafé celebravano il potere assoluto di Stato e Chiesa con il terrore.