Più suono
"Più Suono" si snoda delicatamente nella ricerca di quel senso-sensibile che appare smarrito in una società che guarda la poesia e quindi le emozioni da un punto di vista piuttosto "angolare". Il titolo sottolinea in sè un surplus "Più" che rappresenta un'invocazione alle emozioni e quindi all'arte, come d'altronde già aveva fatto nella precedente silloge "Più Luce", nella quale l'autrice faceva appello al sovrappiù di luce, che rivela quell'eccedenza emotiva, l'ispirazione luminosa, da cui nasce la poesia. In "Più Suono" la nuova ricerca e l'appello sono alla musica, al suono, in qualsiasi forma si presentino. Ora, è l'eco continuo della vita, il suono fortemente passionale, che si traduce in poesia. In un gioco armonico di versi la scrittrice riesce a fondere la luce al suono in un viscerale continuum poetico: da "più luce" a "più suono", aprendo la strada all'arte nella sua manifestazione più profonda, per Lara, la poesia."