Noi... e chi altri sennò?
Nel volgere degli anni che rappresentano il divenire di una persona, si deve ritenere che l'individualità sia solo qualcosa di geneticamente correlato - e che da questa struttura genetica sia quindi strettamente dipendedente e resa unica e irripetibile - oppure si può ammettere che l'individualità sia qualcosa di derivante dal cosiddetto ambiente, che su questa persona si riversa quale forza plasmatrice? Studenti e pazienti, in quanto espressione di un'identità di vita resasi particolarmente incerta dall'ostacolo che bisogna affrontare - l'esame o la malattia - sono l'oggetto privilegiato dell'attenzione dell'Autore che, in qualità di docente e medico, sostiene di aver ricevuto, forse più che dato, modelli comportamentali tali da compenetrare nell'interno del suo sentire. Ne deriva che ciasuna persona è sì un ego ma anche un nos - di qui il titolo del libro - che attraverso i suoi sensi e la sua dinamicità assorbe e rimanda, in maniera talvolta inconsapevole, quanto gli è stato portato dall'ambiente in cui vive.
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