Unabomber
Un uomo lavora nel proprio bunker alla progettazione delle sue creature esplosive. Donne e bambini all'oscuro di tutto saranno il suo obiettivo. Non vi sarà una vittima prescelta. Nessuno sarà al sicuro, né in centro, né in casa. L'uomo lavora e agisce, osserva, elabora, progetta nuovamente, e colpisce ancora. Perpetuando quello che sarà per sempre ricordato come il crimine più subdolo, vigliacco e meschino. L'uomo è uno Spettro tra la gente, che osserva, e con loro cammina nelle vie dei paesi, nelle spiagge, nei negozi. Una figura che non avrà mai un volto, un nome, un'identità. Che ha portato dolore dal Friuli al Veneto orientale, colpendo decine di volte, in apparenza senza logica, senza tradire le proprie intenzioni, mutando il proprio modus operandi, senza rivendicare mai i propri attentati dal lontano 1978, ma forse già dal 1973. Una figura avvolta ancora oggi dal mistero. Una storia basata su fatti realmente accaduti che deve far riflettere tutti coloro che ancora non la conoscono.