Sulla soglia del bosco
Da una storia vera, un libro avvincente e poetico in cui avventurarsi nel bosco alla ricerca di se stessi, perdersi e fare incontri pericolosi porta a scoprire creature e persone fragili e fortissime. Un libro per varcare il confine tra le certezze e il rischio, per mettersi in gioco. Perché se non si gioca non si rischia di perdere, certo, ma di sicuro non si può vincere. Fermo è un ragazzino viziato, figlio di un ricco industriale del cemento che non vuole che suo figlio si avventuri nel bosco vicino casa. Una domenica mattina, ancora in pigiama e ciabatte, Fermo nel bosco invece si inoltra, costeggia un ruscello che scorre tra gli alberi e arriva a una catapecchia dal cancello arrugginito. Si siede su una grossa pietra finché il cancello scrostato si apre e dalla casa esce un uomo inquietante, che tiene un coltello con un piede. Fermo si spaventa e scappa via. In un'altra occasione Fermo torna nel bosco, stavolta vestito e con le scarpe, e pure con un coltello da cucina infilato nella cintura. Nascosto dietro il tronco di una quercia, Fermo scorge il secondo abitante della catapecchia, un altro strano individuo. Altro spavento, altra fuga. La curiosità è troppo forte: Fermo ritorna nel bosco e incontra i due misteriosi personaggi, insieme. Stanno facendo qualcosa di strano, piantano un, paletto come se sottoterra ci fosse un vampiro. E poi si accorgono di lui... Età di lettura: da 12 anni.