Filosofia e storiografia nel dibattito anglo-americano sulla svolta linguistica

Filosofia e storiografia nel dibattito anglo-americano sulla svolta linguistica

Questo libro propone una disamina critica dei principali approcci della storiografia contemporanea, volta a farne emergere le strutture concettuali latenti. "La conoscenza storica", ha scritto Reinhart Koselleck, "verte sempre su qualcosa di più di quel che si trova nelle fonti", si tratta di esplicitarne le teorie e i valori, fatti particolari e storici essi stessi, malamente innalzati a universali. Attraverso un percorso che va dalla storiografia alla filosofia, da Pierre Nora, Carlo Ginzburg, Lynn Hunt a Hayden White, Jacques Derrida, Frank Ankersmit; dalla New Cultural History e dalla histoire de la mémoire al narrativismo e alle filosofie del sublime storico, sono messe a fuoco le forme preminenti del nostro rapporto con il passato. Disciolti i lacci della speculazione, è forse possibile aspirare a una nuova alleanza tra pensiero storico e filosofico, delimitare uno "spazio di mezzo" tra il prassismo acefalo di una storiografia senza filosofia a l'idealismo ipertrofico di una filosofia senza storia.
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