Fugge l'origine
Nella prima stagione la poesia è per Arista linguaggio assoluto, dove la parola diventa suono e impressione, o tutt'al più allegoria. Lo sguardo sul mondo indaga il senso dell'origine e scava l'amore. Poi si perviene alle forme più durature della poesia italiana. La spinta lirica non ha cedimenti, ed emerge un intenso discorso sul vivere oggi e sui complessi rapporti con i "tu" dell'esistenza. Nel libro lo scrittore espone tutta l'opera in versi dagli inizi agli anni recenti, della quale la prefazione di Andrea Matucci dice: "la vera poesia trova come sempre la sua strada, e parla fuori del tempo a chiunque sappia e voglia ascoltarla."
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