Vita, morte, miracoli di un uomo qualunque
"Mollo Chiara, perdo il lavoro e mi ritrovo da capo a dodici a combattere contro la precarietà mentale che caratterizza certe vite di oggi. Né passato né futuro, i padri del non domani. Parto e torno a fare il capocontatto al Torre Oliva, passo una delle estati più belle della mia vita e conosco qualche persona che non sta lì a giudicare il perchè o il percome la mia sociopatia sia pane quotidiano. Non c'è verso di starsene buoni, perchè c'è sempre qualcuno che ti sbarra la strada e la felicità scappa via". Dalle parole del giovane protagonista il lettore coglie i drammi e le conflittualità che caratterizzano le generazioni di oggi, attraverso un linguaggio privo di pregiudizi.
Momentaneamente non ordinabile