Italian liberty style
Il volume che apre la collana delle Arti decorative del XX secolo è dedicato allo stile Liberty in Italia. Fiori, nastri, ghirlande, libellule, farfalle e poi aggraziate fanciulle a passo di danza, e poi ancora e sempre linee curve, sinuose, avvolgenti: ecco il Liberty, lo stile nuovo che agli albori del Novecento, liberandosi dalle pastoie del passato, dilaga in tutta Europa e anche in Italia. Ha vita breve, ma come documenta la Prima Esposizione Internazionale di Arti Decorative che si tiene a Torino nel 1902, in ogni campo trova interpreti eccellenti; ognuno dei quali, guardando in avanti, percorre un suo originale e personalissimo cammino. Tanto originale, nel caso di Bugatti, da apparire avveniristico. La critica di allora, con intuizione lungimirante, riserva i massimi riconoscimenti alle ceramiche di Chini, ai mobili di Quarti e di Basile, ai ferri battuti di Mazzucotelli, alle vetrate di Buffa e di Cambellotti: tutte opere oggi contese da collezionisti e da musei. L'apparato iconografico mostrerà gli scatti dell'epoca, riproducendo i pezzi più famosi delle manifatture italiane. Le copertine originali dei volumi e delle importanti riviste di settore riempiranno le pagine con i loro decori e la raffinatezza del tratto, mostrando in tutta la sua pienezza la prima decorazione artistica autenticamente industriale della storia delle arti applicate.
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