Frank O. Gehry
"Un'analisi storica dell'opera di Frank O. Gehry, contrassegnata da una riflessione e da uno scardinamento sulla logica architettonica, richiederebbe un lungo inquadramento e un complesso sviluppo. Pertanto questa pubblicazione assume un carattere estremamente selettivo e distinto, atto tanto a documentare il metodo operativo dell'architetto d'origine canadese, ma di prassi californiana, quanto a definire un percorso essenziale e indicativo del suo fare e progettare attraverso i suoi contributi fondamentali: un racconto della sua differenza, alla ricerca di un'altra logica architettonica. Quale? Certamente quella di criticare e di destabilizzare l'architettura precedente, non negandola, ma superandola mediante una risposta che ne affermi la realtà contingente e frammentaria, rispetto alla visione assoluta e quasi metafisica del percorso internazionalista, che da Giuseppe Terragni a Le Corbusier, da Mies van der Rohe a Louis Kahn ha tentato di simulare un costruire astratto e lineare, apparentemente non contaminato da condizioni economiche e politiche perché proteso alla funzione pura di servire la società. Un collocarsi al di sopra per proporre una condizione oggettiva dell'habitat, con la conseguenza di progettare luoghi di spersonalizzazione e di assenza. L'intento di Gehry è di farla "esplodere", permettendo all'irrazionale di convivere con il razionale, il superficiale con il volumetrico, la non-architettura con l'architettura." (dall'introduzione)