Dove si spezza il cielo
E la storia di Chiara, una giovane donna che sta scontando una condanna per omicidio. Ha ucciso il marito violento, padre di suo figlio Leandro, al quale ella dedica una lettera ogni giorno. Ne risulta una specie di diario, quasi composto in terza persona. Come se ci fosse bisogno di prendere distanza da ciò che è dissipazione e annientamento. "Dove si spezza il cielo" indica il luogo entro cui prende forma e acquista peso la trama dei fatti trascorsi insieme a quelli della vita che scorre nel contempo. Traboccano emozioni di ogni specie, dolorose ed estreme. La violenza è dovunque: nella cella dove si annidano i più turpi godimenti, nel legame interrotto con il figlio, nel corpo violato dall'uomo un tempo amato, nella memoria smarrita di sé che lo ha soppresso. Spiccando con il rosso vivo del sangue che macchia il lenzuolo candido del letto nuziale. Chiara, pur muovendosi in un mondo terremotato dalla brutalità delle pulsioni e delle azioni che ne derivano, riesce ad affrontarlo, a non cedere ad un flusso di disumanizzazione, un abisso che l'inghiotte. Anzi risale in cima ad esso grazie a nuove esperienze d'incontro con creature di salvataggio che la sollecitano a ritrascrivere i contenuti scabrosi della storia. Soprattutto a riformulare la grammatica delle relazioni non solo tra uomini e donne ma anche fra donne e donne. Fino al risveglio finale dei ricordi, delle verità che vengono a galla e da cui risulta impossibile sottrarsi.