Memorie di guerra
Un tuffo nella memoria: dolorose immagini di una Frascati che vive il suo dramma attraverso le tragedie di tanta piccola gente, gente comune ferita nell'intimo e nella quotidianità. La guerra vista attraverso gli occhi di chi l'ha vissuta sulla pelle, testimonianze che fanno commuovere, vibrare di sdegno e di rabbia. Matilde Ventura ha raccolto la voce di chi in quel lontano 1943 ha visto e vissuto il dolore di un intero paese, Frascati, martoriato e straziato da qualcosa che di umano non ha nulla. Eppure proprio uomini come noi hanno partorito dalle loro menti e stillato dai loro cuori un odio e una ferocia senza senso. Frascati diventa un simbolo: sfogliando le pagine di questo libro -diciotto testimonianze che la scrittrice ha narrato con la sensibilità e l'acume che la contraddistinguono- questa incantevole cittadina dei Castelli Romani, s'innalza a emblema e rappresenta con i suoi caduti, tutte le vittime di guerra, morti di ogni paese. Il conflitto bellico è visto e narrato da gente come tutti noi, bambini, ragazze, donne, uomini, madri, padri. Si prova un'intima condivisione che avvicina ai protagonisti della Storia: vita comune che la guerra ha straziato, violato, distruggendo il futuro e i sogni. Eppure molti sono sopravvissuti e la loro voce giunge fino a noi come un sussurro che urla l'orrore per l'Uomo che rinuncia ad essere tale e si trasforma in carnefice.
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