Il deserto
"Dov'eri tu, mamma, quando sono successe tutte quelle cose orribili nella tua città?". Per rispondere a questa domanda della figlia, Laura decide di tornare in Cile dopo vent'anni di esilio. Nel 1973 era stata il più giovane magistrato nel Cile di Allende, finché un giorno era arrivato un convoglio di militari: il colpo di stato di Pinochet si era insinuato anche nella vita rarefatta di Pampa Hundida, piccola città nel deserto di Atacama dove Laura presiedeva il tribunale. I ruderi di una miniera vennero trasformati in campo di concentramento, da cui ogni mattina all'alba echeggiavano le scariche delle fucilazioni. In questo viaggio a ritroso nel tempo, Laura dovrà affrontare l'indicibile: il perverso rapporto tra vittima e carnefice che ebbe con il comandante del campo, illudendosi di "fare giustizia" dove nessuna giustizia era più possibile. Nello scenario parossistico di una festa che miscela sacro e profano, mentre migliaia di pellegrini in visita al santuario della Patrona si scatenano nella festa allucinata della Diablada, Laura, che ha taciuto per vent'anni, torna a sconvolgere per sempre una realtà che appariva immutabile, riaprendo ferite insanabili.
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