Il cielo è dei potenti
Claudio Bucci è stato un uomo potente. Un politico della Prima Repubblica. La corsa per il successo ha segnato nel bene e nel male la sua esistenza e quella della sua famiglia. Ora, guardandosi alle spalle, sente il bisogno di raccontare i sogni, le ambizioni e la difficile ascesa verso il potere. Un'"educazione sentimentale" che parte dalla provincia dei primi anni Quaranta e prosegue nella Roma dell'immediato dopoguerra. Claudio conosce la fine del fascismo e la nascita dei Comitati civici. È immerso in fumose sezioni di periferia, conquistato dall'ambiguo fascino dei meccanismi del partito: tessere, correnti, congressi... Protettori e compari dominano l'orizzonte di Claudio, fino alla scoperta del grande amore per un'unica donna. Ma nell'irrinunciabile lotta per rimanere in alto, il compromesso si fa pane quotidiano e ogni cosa è sacrificata sull'altare della battaglia finale. Claudio Bucci è un cinico innamorato della propria vita e del gioco del potere, perché il potere, la vittoria alle elezioni, non è nient'altro che un grande gioco che lo fa sentire vivo. Una storia italiana vista dal basso, dalle sezioni di quartiere alle elezioni comunali, passando per cene elettorali, sotterfugi e trucchi che porteranno il protagonista ai vertici della scena politica. Ma accanto alla storia di Claudio c'è la storia degli italiani, una storia che viene raccontata con ironia e leggerezza, una storia in cui la morale è stata travolta dall'ambizione e dall'avidità.
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