Come essere un buon antenato. Un antidoto al pensiero a breve termine
Viviamo nell’epoca della tirannia del presente, guidati dalle notizie 24 ore su 24, 7 giorni su 7, pressati dall’emergenza. Raramente ci fermiamo a considerare come le nostre azioni influenzeranno le generazioni future. Anzi, nei confronti del futuro abbiamo un’attitudine colonizzatrice, come se si trattasse di un enorme avamposto vuoto, che non appartiene a nessuno e sul quale accampiamo diritti. Un luogo in cui gettiamo scorie nucleari, debito pubblico, rischi climatici e tecnologici. Porre fine alla frenesia del breveterminismo patologico e pensare a lungo termine sembra difficilissimo. Ma è possibile: in "Come essere un buon antenato", Roman Krznaric approfondisce la storia della mente umana per dimostrarcelo. Dalle piramidi al sistema sanitario pubblico, l’umanità ha sempre avuto l’innata capacità di pianificare e intraprendere azioni che risuoneranno per decenni, secoli, persino millenni a venire. La necessità di attingere alla nostra abilità di pensare a lungo termine non è mai stata più urgente. Se vogliamo essere dei buoni antenati è il momento di accendere il nostro “cervello ghianda”. Attingendo a innovazioni radicali da tutto il mondo, Krznaric celebra i ribelli del tempo che stanno reinventando la democrazia, la cultura e l’economia in modo che tutti noi si possa avere la possibilità di diventare buoni antenati e creare un domani migliore.