Mercanti di dubbi. Come un manipolo di scienziati ha nascosto la verità, dal fumo al riscaldamento globale
Fumo, DDT, piogge acide, buco nell’ozono e riscaldamento globale: per decenni, l’applicazione delle misure a tutela della salute delle persone e dell’ambiente è stata ritardata da scienziati, politici, apparati industriali e media compiacenti. Mercanti di dubbi spiega come hanno fatto, e cosa occorre fare per difendersi dalla manipolazione. Dalla fine della Seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti sono stati all’avanguardia nella tecnologia e nella ricerca scientifica, e hanno dato contributi fondamentali al progresso della salute pubblica e della tutela dell’ambiente. Eppure, proprio dagli Stati Uniti sono partite, e continuano ancor oggi a partire, le campagne di disinformazione più efficaci e pericolose. Mercanti di dubbi è il resoconto, dettagliato e avvincente, di come un manipolo di scienziati abbia piegato all’ideologia le proprie conoscenze e le abbia messe a disposizione delle industrie e dei decisori politici. Le loro tattiche, screditare la comunità scientifica e costruire dubbi e incertezze, sono state messe a punto negli anni della Guerra fredda e si sono sviluppate nell’era dei social e delle fake news. Oggi hanno trovato il modo per raggiungere più persone, e per questo Mercanti di dubbi – da cui nel 2014 è stato tratto un docufilm con il titolo omonimo – si conferma come un contributo essenziale al dibattito sul ruolo delle istituzioni scientifiche per il funzionamento delle democrazie.