Del metallo e della carne
Volpe è un uomo di quasi trent'anni, un intellettuale sgangherato senza la possibilità di fare della cultura un appiglio per la propria vita. E lui a dipanare il filo di una storia violenta, dura, e al tempo stesso commovente fino alle lacrime, ambientata in un mondo affollato di anime che vivono nel chiasso le proprie solitudini, di animali pronti a soddisfare chiunque, di giovani storditi dal rumore che si incontrano e non comunicano, alimentando una massa indistinta formata da desideri repressi e velleità irraggiungibili che inevitabilmente sfociano in atti sbagliati. E nel disordine delle sue notti in discoteca che Volpe incontra Strada, un poliziotto violento, sanguigno, sottoproletario. Le vite di questi due personaggi, che non possiedono altro se non la propria ombra, corrono e si intrecciano in un mondo più grande di loro, irradiate da una luce sporca. E si degradano inconsapevolmente fino alla tragedia.
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