Giangiacomo Feltrinelli. La dinastia, il rivoluzionario
Questo non è solo un libro di storia. E il romanzo di una vita. Quella di Giangiacomo Feltrinelli, uomo discusso, criticato e mai, in ogni caso, giudicato obiettivamente, sia nel bene sia nel male; e quella di suo padre, Carlo Feltrinelli, una delle figure più rappresentative e meno conosciute del nostro Paese nei primi trent'anni del Novecento. Giangiacomo nacque nel 1926. Ebbe una madre difficile, Gianna Elisa Gianzana, e un patrigno, Luigi Barzini jr, con cui non legò mai. Ricchissimo, alla fine della guerra entrò nel Pci e da allora visse quella che, a partire dalla metà degli anni Sessanta, diventò una specie di condizione schizofrenica: l'appartenenza per diritto di nascita a una classe, l'alta borghesia, e per sentimento e ragione a un'altra, il proletariato. Con il passare degli anni la passione per la cultura e la casa editrice da lui fondata nel 1954 non gli bastarono più. E imboccò la strada che lo avrebbe portato alla tragica morte il 14 marzo 1972, aspirante condottiero di un esercito che esisteva soltanto nei suoi sogni.
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