Raccontami, nonno... La mia vita, a modo mio
Una lettera all'amata nipotina e le risposte alle sue innocenti e terribili domande sono state per Giorgio De Rienzo l'occasione per consegnarci la testimonianza della propria esperienza di malato di cancro. La malattia non solo gli ha permesso di ripensare alla sua vita o di sperimentare il potere salvifico della scrittura, ma anche di compiere una serie di lucide riflessioni su temi controversi e spesso ignorati dall'opinione pubblica: l'emarginazione di chi è affetto dal cancro, i costi delle cure che gravano sulla società, gli effetti devastanti delle chemioterapie, l'eutanasia, le speculazioni delle case farmaceutiche sulla pelle dei pazienti. Ai veleni delle cure vengono contrapposte potenti ricariche di energia: il gioco, la memoria dei felici tempi giovanili, il paradosso, l'autoironia. Antidoti che rendono ancora più prezioso il testamento morale di un uomo che sino alla fine non si è arreso al decadimento fisico, anzi ci ha regalato un ultimo doloroso capitolo della propria esistenza in un racconto commovente e nello stesso tempo disincantato.