Grida da molto lontano
Sulle rive di un lago nei dintorni di Goteborg viene scoperto un cadavere. Una donna apparentemente priva di una storia e di un passato. I soli indizi a disposizione del commissario Winter e della sua squadra sono uno strano segno rosso su un albero vicino al luogo del ritrovamento e la certezza che la giovane ha avuto un figlio. Le settimane passano e l'angoscia cresce ma, nel cuore dell'estate soffocante che si è abbattuta sulla città, nessuno reclama il corpo della vittima né giungono denunce di persone scomparse. Nelle ore umide della notte, con la musica struggente di John Coltrane in sottofondo, Erik Winter inizia una specie di dialogo intimo e virtuale con la morta che lo costringerà a viaggiare in un passato terribile. E amore, angoscia e malinconia si mescolano in un cocktail dolceamaro che bagna l'autunno in cui, finalmente, la matassa dell'intrigo si dipanerà.