Povero dio!
L'autore indaga, senza spirito polemico né provocatorio, sul copioso materiale della propria ricerca, mantenendo un atteggiamento ideologicamente distaccato ed il più obiettivamente critico. Consapevole che le proprie impressioni sui racconti descritti nella Bibbia abbiano come legittimo destinatario il lettore auspica che egli - durante la lettura di questo scritto - possa mantenersi in una posizione mentale d'assoluta libertà di giudizio, avulsa da condizionamenti dottrinali, dogmatici e non. L'oggetto dello studio è il Dio cristiano - come descritto nella Bibbia - del quale l'autore ritiene di potere dimostrare una presentazione biblica completamente arbitraria, pervenendo alla conclusione che quel Dio non può esistere, perché la sua esistenza equivarrebbe ad una deprecabile diffamazione del vero Dio, cioè quello cosmico unico ed insostituibile autore dell'incontrovertibile miracolo della vita. Cinicamente disonorato dai numerosi e perversi racconti biblici descritti nell'Antico Testamento, Dio emerge nella presentazione drammaticamente sia sotto un profilo psicologicamente devastante per la violenza, che gli si attribuisce, sia anche sotto un aspetto istrionico e farsesco, irriverentemente caratterizzato da meschine contraddizioni e da sordidi atteggiamenti tipici della natura umana. Insomma, un Dio "creato" ad immagine e somiglianza dell'uomo e non viceversa!
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