Greenwitch village ice tea. Ediz. italiana
"La strega dagli occhi d'assenzio è uno spettro, che da troppo tempo infesta ogni storia. Aleggia sulla poesia come un avvoltoio affamato perché la poesia è morta, è una carcassa decomposta! La poesia è morta, e noi l'abbiamo uccisa. Non ci resta che prosa, prosa lirica e insensata, carillon stonato che accompagna i singhiozzi di un pazzo. Non c'è più rima, non ci sono schemi: rinchiusa nella sua bara, la poesia ha perso la sua ossatura. Cremata dal fuoco di vanità e noia, la poesia si è sciolta, è colata sotto la pioggia, lasciando solo macchie, e piccole ustioni, sulla pellicola fragile che avvolge il cuore dei poeti, e che ormai si è stracciata, rivelando tutto il suo nulla. La strega non si arrende, e tormenta ancora i poeti, ricorda loro ciò che non hanno, e li costringe a un'eterna, inutile caccia. Nessuno sa cosa sta cercando; si corre e basta, crucciandosi a vuoto. Nel buio in cui brilla una luna malata, la poesia è una candela spenta, con cui la strega fa luce ai dannati".
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