La rivolta dello spirito. Poesie di carne e sangue
"Che cos'è la poesia? E, soprattutto, a cosa può servire? In tanti se lo sono spesso chiesto. La domanda diventa ancor più cruciale al giorno d'oggi, in questa società del consumo e della mercificazione, in cui regna l'impoverimento dello spirito e l'ossessione per i beni materiali. Proprio in questi tempi odierni, la poesia può rappresentare l'ancora attraverso la quale il poeta tritura il proprio essere in frammenti trasmettendoli su un foglio bianco, analizzando la realtà che lo circonda attraverso un occhio acuto che spesso si trascina negli abissi della sofferenza, un dolce e irrazionale (nel senso di non logicamente orientato e organizzato, non nel senso che esso non abbia una fonte e una radice valida e plausibile) patire. E questo patire avvicina l'artista all'anima, rivelandolo a se stesso, e sublimando, in tal modo, questa stessa sofferenza." (Dalla prefazione di Francesco Flavio)
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