Alla notte
La notte non ha confini e non ha tempo, è il mio stato interiore di rifugio dal quale poi si materializza il trampolino di lancio per potere ascendere e sorvolare trasversalmente le cose; la notte, paradossalmente, è un modo di vedere meglio la realtà, ora distaccatamente e metaforicamente da una'altra prospettiva, per poterla definire a affrontare con sempre maggiore consapevolezza. La realtà e il sogno ora creano un'inedita commistione come due mani che si stringono forte, celandosi in un gioco di chiaroscuro, amalgamandosi per confondersi, poi ritornando al proprio posto con i contorni più definiti e vitali.