Matti scacchi
"Mario Calcagno è un poeta. Frequenta e vive il limite, il confine. Mario scrive su piccoli fogli e, quando gli garba, talvolta, li regala. L'ho conosciuto così. Ho avuto la fortuna di ricevere in dono una sua poesia, scritta mentre io parlavo e lui, con immediatezza e maggior efficacia, riassumeva il mio dire - e le mie troppe parole - in pochi versi, molto più esaustivi. Poesia non è parlare, è "dire". Qualcosa di molto più significativo e, al contempo, insondabile e inesauribile. Fare poesia è un dono, e come ogni vero dono è imprescindibile, come la grazia, come un amore... Sempre per gli antichi, il poeta era il folle divino, colui che unisce due realtà, due dimensioni." (Dalla prefazione di Roberto Carretta)