Viaggio attraverso l'inferno
"Questa storia non appartiene solo a me, ma a innumerevoli uomini, donne e bambini privi di nome, le cui ceneri sono state disperse dal vento. Molti i monumenti eretti per ricordare il loro sacrificio, ma il più consistente si innalza sulla memoria dei pochi che si sono salvati. Sia essa per sempre benedetta". In queste sue indimenticabili memorie, Reska Weiss, arrestata dalla Gestapo nella primavera del 1944, racconta le estenuanti marce da un campo di concentramento all'altro, l'orrore delle camere a gas, la costante paura di essere fucilata senz'altro motivo che quello di appartenere a una diversa 'razza', le terribili condizioni igieniche in cui i prigionieri dovevano sopravvivere. Ma ciò che la accompagna in questo viaggio attraverso l'inferno sono l'attaccamento alla vita, perfino quando essa risulta intollerabile, e la speranza in un futuro tutto da ricostruire.