La luna e i falò
Poco dopo la liberazione d'Italia il protagonista, detto Anguilla, partito vent'anni prima dalle langhe piemontesi per emigrare in America, dove ha accumulato una discreta fortuna, fa ritorno al suo paese di origine. Ma qui, tra le tante conoscenze che sperava di incontrare, è rimasto solo Nuto, uno dei suoi più cari amici di un tempo. Tanti sono morti, altri scomparsi senza lasciare traccia, se non nel ricordo e nel rimpianto di coloro rimasti. Dopo lunghe peregrinazioni negli amati luoghi della sua infanzia e adolescenza, Anguilla scopre quante cose, a dispetto di un paesaggio immutato, sono nel frattempo cambiate e non tutte in meglio. "Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che, anche quando non ci sei, resta lì, ad aspettarti." Un viaggio alla ricerca delle proprie radici, in cui ogni elemento, scatenando emozioni spesso contrastanti, rievoca inestinguibili memorie, ma anche una denuncia acuta e inarrestabile dell'indigenza, dell'ignoranza, dell'arretratezza in cui il popolo delle campagne è costretto a vivere.
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