La bella bionda
Napoli, XIX secolo. Il consigliere comunale Domenico Squillacciotti, invaghitosi di una bella e volenterosa giovane, Ersilia Malasomma, ricorrendo a uno stratagemma riesce a farle avere un impiego da maestra, ottenendo in cambio la sua completa devozione. Tutto per i due sembra volgere al meglio, finché un avversario politico di lui solleva nel sindaco il dubbio di uno scandalo. E se la carriera di Squillacciotti pare avviarsi alla rovina, la povera Ersilia, licenziata, si ritrova senza prospettive e nella sua mente distrutta dall'amarezza, si dipinge un'unica, drammatica soluzione. Uno straordinario spaccato della Napoli post borbonica, in cui difficilmente le donne vedevano riconosciuti i diritti di scegliere lavoro e amante. Un romanzo che anticipa le tematiche femministe tanto care all'odierna società.
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