Gli altri. Abbattuti i pregiudizi, non rimane altro che la comune appartenenza al genere umano
In nessun luogo come in Turchia il conflitto tra i valori occidentali e mediorientali è più evidente. Il paese, dopo la costituzione della repubblica di Mustafa Kemal Ataturk nel 1923, passò da stato islamico a stato laico, affrontando un mutamento guidato dall'alto a una velocità innaturale, senza tenere in debita considerazione i tempi necessari per un vero cambio di mentalità, che nella popolazione è ancora tradizionale. Attraverso un'attenta analisi delle esistenze di Esin e Kubra e dei mondi contrapposti cui appartengono, l'autrice scandaglia, con ironia e tragicità, le divisioni culturali della Turchia contemporanea. Sessualità e matrimonio, amicizia e tradimento, religione e tabu finiscono sotto la lente di ingrandimento, nel momento in cui Esin e Kubra sviscerano ognuna i propri pregiudizi sugli altri e le loro discordanti percezioni sui problemi del paese. Ma come spesso accade, gli estremi finiscono per ritrovarsi, così le due donne arrivano a scoprire come i loro mondi siano in realtà paralleli. Un libro che colma il vuoto di informazioni nel panorama editoriale italiano sulla modernizzazione della Turchia, paese che affronta un processo evolutivo di rilevanza mondiale, aprendosi al modello di vita occidentale senza sacrificare la devozione a una cultura di ispirazione islamica.
Momentaneamente non ordinabile