Paradise falls. Vol. 2: L' inferno
«Ti trascina via come una lingua di lava incandescente.» - Susanna Nirenstein - Robinson, la Repubblica «Irregolare, rimosso, dimenticato, in una parola grandissimo.» - Roberto Iasoni - Corriere della Sera «Il momento di voltare l’ultima pagina dei libri di Don Robertson, arriva ogni volta troppo presto.» - Daniele Abbiati - Il Giornale «Una scrittura schietta e precisa, che ha il dono di conficcarsi in profondità nella coscienza del lettore.» - Marco Peano - Tuttolibri Dopo aver assistito nel primo volume all’ascesa del nuovo, nei panni del giovane arrivista Charley Wells, a discapito del vecchio, incarnato da Ike Underwood, portatore dei valori della tradizione, nella seconda parte prosegue il racconto dell’affermazione di Wells, simbolo del pragmatismo americano, l’uomo che ha costruito tutta la propria carriera sul possibile, seppellendo i concetti di eternità ed eroismo. La nuova America che si lascia alle spalle l’Ottocento e si affaccia al nuovo secolo ha il suo volto. La vecchia Arcadia di Paradise Falls è ormai contaminata. Insieme a Charley Wells continuano a scorrere le storie degli altri personaggi del romanzo, vecchi e nuovi. Ike Underwood osserva la città sfuggirgli di mano e il figlio morire povero e sconfitto. Il reverendo Jessup, ministro della chiesa episcopale, fa un sogno e lo vede realizzarsi. Edna Vance, l’organista della chiesa, si innamora del pastore. E poi ancora Virgil T. Light, lo sceriffo Bowles, Nancy Wells, Leon Delbert Walls, Arthur Carmichael e i molti altri destini che corrono fra le pagine di un’opera che conferma Robertson come uno dei grandi narratori americani del Novecento.
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