L' ottavo giorno
"All'inizio dell'estate del 1902, John Barrington Ashley di Coaltown, un piccolo centro minerario dell'Illinois meridionale, venne processato per l'uccisione di Breckenridge Lansing. Giudicato colpevole, venne condannato a morte. Cinque giorni dopo, all'una del mattino di martedì 22 luglio, sul treno che lo conduceva all'esecuzione capitale, John Ashley sfuggì ai suoi custodi...". Così inizia "L'ottavo giorno", uno dei più bei romanzi di Thornton Wilder (vincitore del National Book Award nel 1968), al quale lo scrittore lavorò tra il 1962 e il 1963 in una sorta di esilio volontario nella cittadina di Douglas, in Arizona. Il romanzo si snoda lungo un arco di tempo che va dal 1845 fino alla Seconda guerra mondiale, seguendo e incrociando le drammatiche vicende degli Ashley e dei Lansing, le due famiglie piagate dalla sventura, in una lunga serie di vendette trasversali, dolori equivoci e brucianti rancori di cui le mogli e i figli, inermi testimoni dell'accaduto, rimarranno irrimediabilmente vittime nel corso degli anni fino all'imprevedibile, drammatico esito finale. Un sorprendente romanzo noir e al tempo stesso una struggente, profonda riflessione sulla fatale indecifrabilità del destino degli uomini. Prefazione di John Updike, postfazione di Tappan Wilder.
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