Racconti (quasi) fantastici
Non siamo in presenza di un libro di diversi racconti, piuttosto ci troviamo davanti ad un'opera unica a più voci, che affronta le stesse problematiche da differenti punti di vista. Ovunque si assiste, con tempi e modalità diverse a seconda del testo, alla progressiva sovrapposizione di un mondo fantastico a quello della realtà, così da farci perdere il senso di quest'ultima, provocandoci una specie di disagio. E appunto su questa instabilità psichica (ma che ha origini concrete, gesti e incontri comuni e quotidiani) che l'autore gioca in continuazione le sue carte più alte, cercando di convincerci che oltre il disagio, oltre la paura dell'ignoto, si possono aprire delle porte che vale la pena oltrepassare.
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