Sayonara, gangsters
In un futuro non troppo lontano, il mondo è minacciato da una banda di famigerati gangster che sopprimono un presidente americano dopo l'altro. Una di loro decide di lasciare la ghenga per incamminarsi lungo il sentiero dell'amore, in compagnia del gatto parlante Enrico IV, che beve cocktail a base di vodka e latte e ama Thomas Mann, Aristotele e Kant! Per puro caso si imbatte in un insegnante di poesia che lavora in una scuola dove "se la tua poesia non funziona devi portarla dal fabbro e farla martellare fino a che non sarà ridotta in mille pezzi"... tra i due nasce una storia amore a dir poco idilliaca al punto che, in un'epoca in cui le persone non hanno un nome, decidono di battezzarsi a vicenda e diventare lei "nakajima miyuki song book", e lui "sayonara, gangsters". Ma presto i malvagi gangster tornano alla ribalta e il sogno dai contorni peace & love si trasforma in un incubo, un incubo per fortuna di cartone variopinto e marzapane, popolato da killer immortali, poeti trasformati in frigoriferi e alieni in vacanza studio sulla terra. Acclamato fin da subito per la sua carica innovativa, "Sayonara, gangsters" è un romanzo dal ritmo indiavolato, dove poesia e narrativa, manga e musica rock, jazz e cinema si fondono in un gioco intellettuale zampillante di divertimento. Esilarante, folle, colto, indescrivibile, persino autobiografico, questo libro è scritto quasi come fosse un diario infilato in una centrifuga colma di vernice psichedelica e lasciato esplodere senza freni. Liriche, citazioni "alte e basse", sgt. Pepper's e la Coca-Cola, i marziani, Joyce, Rilke, i manga e chi più ne ha più ne metta... un must assoluto, pietra miliare della letteratura giapponese contemporanea.