Fiori per un cyborg
Ruben Arancibia, brillante ingegnere e giovane militante libertario in un Cile sconvolto dalle dittature, riesce a espatriare negli Stati Uniti dove porta a termine un dottorato in robotica. Ruben progetta Tom, un androide dotato di intelligenza artificiale e ricoperto di tessuti simili a quelli naturali. In uno slargo apparentemente democratico in Cile, dopo l'allontanamento dell'ultimo tiranno, rientra a Santiago con Tom, che ha ormai immagazzinato conoscenze tali da potersi camuffare tra gli umani, ma con poteri molto superiori ai loro. Ruben prosegue il lavoro su Tom in un laboratorio costruito nello scantinato della sorella Ximena. Egli ritrova Beatriz, ex fidanzata con cui riparte l'intesa amorosa, e anche quella professionale, giacché Beatriz è esperta in chirurgia plastica e può cambiare i connotati a Tom. Ruben ricostruisce il duro destino di tanti loro compagni in un paese tormentato dalla repressione, e decide di farla pagare almeno a qualcuno degli assassini rimasti impuni. Grazie a Tom, il gruppo liquida due noti torturatori della famigerata Central de Informaciones della dittatura. Durante queste avventure, Tom viene messo fuori uso da una fucilata, ma Ruben riesce a ricostruirlo, memoria compresa, e a mantenere una promessa che gli aveva fatto: dotarlo di apparato virile funzionante in modo che possa provare l'ebbrezza dei sensi. Tom infatti è andato acquisendo capacità ragionative ed emozionali che sorprendono il suo stesso creatore.
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