La figlia del boia. Il diavolo di Bamberga. Vol. 5
Un caso curiosamente legato alle abitazioni in rovina, testimoni silenziose di un crimine violento, forse il più violento che quelle contrade abbiano mai visto: il processo alle streghe di Bamberga. «La ricostruzione storica è accurata, l'intreccio giallo avvincente e l'atmosfera è quella da brivido di una fiaba dei Grimm» - Lara Crinò, il Venerdì di Repubblica «Un romanzo storico di magnifica inventiva, che conduce il lettore in un'altra dimensione, tra superstizioni e follie collettive» - Vogue Baviera, 1668. Jakob Kuisl, il boia di Schongau, è in viaggio con la sua famiglia verso Bamberga. Nella foresta piove a dirotto e una fila di carri e barrocci diretti alla città vescovile ostruisce la strada. Dinanzi a un guado del fiume Regnitz, carrettieri e contadini, riuniti in un semicerchio, osservano qualcosa. Incuriosita, Magdalena, la figlia del boia, si fa largo tra la folla: nella melma lambita dall'acqua affiora il braccio destro mozzato di un uomo.Qualcuno mormora che nella foresta di Hauptsmoor si aggira un mostro, una creatura dalle sembianze demoniache venuta direttamente dall'inferno. Dopo il ritrovamento di un braccio mozzato e di una gamba rosicchiata dai topi, il panico regna. Gli abitanti di Bamberga credono che sia opera del demonio, soprattutto da quando una creatura irsuta è stata vista aggirarsi di notte tra i vicoli. Jacob Kuisl si rifiuta di credere a una simile superstizione e, insieme alla figlia, decide di indagare sul caso.