Katherine
Katherine de Roet, figlia di uno yeoman e sorella di Philippa de Roet, damigella della regina alla corte di Edward III e di Philippa di Hainaut, ha sedici anni quando lascia il convento di Sheppey, dove ha ricevuto un'educazione consona al suo rango. Pelle lattea e liscia, bocca carnosa, sorriso dal fascino radioso, unito a una malinconia che scioglie il cuore, Katherine è destinata a un matrimonio con un proprietario terriero oppure con un armigero, come si addice alla figlia di uno yeoman, un araldo della corona nell'Inghilterra del XIV secolo. Una volta giunta a corte, tuttavia, la sua avvenenza le riserva tutt'altro destino. Hugh Swynford, nobile vicino alla famiglia reale, si invaghisce perdutamente di lei. Capelli corti e crespi, viso sgraziato e deturpato da una cicatrice violacea che gli attraversa la guancia destra, Swynford ha ereditato un imponente maniero a Kettlethorpe e conquistato il privilegio di essere al servizio di John di Gaunt, l'affascinante terzogenito di Edward III e di Philippa di Hainaut, ammirato e invidiato in tutto il paese per aver sposato Blanche, figlia del più potente e ricco esponente dell'aristocrazia inglese del tempo, Henry di Grosmont, duca di Lancaster. Grazie alla sua determinazione, e a quella di Philippa, che non manca di far presente alla sorella la fortuna insperata di poter diventare una lady, Hugh Swynford riesce a vincere le resistenze della piccola de Roet e a sposarla.