Salvatore Buemi (1867-1916). La scultura dall'osservazione del vero alla sintesi ideale

Salvatore Buemi (1867-1916). La scultura dall'osservazione del vero alla sintesi ideale

Fra gli scultori siciliani che operarono a Roma tra la fine dell'800 e i primi del 900, Salvatore Buemi (1867-1916), ha praticato l'arte monumentale, il busto-ritratto commemorativo, ha affrontato temi sociali e soggetti infantili, riuscendo innovativo e incisivo. Di Buemi questo libro racconta per la prima volta la storia, attraverso l'analisi delle opere, molte recuperate o ignote, ed estende l'indagine al contesto storico e culturale che l'artista stesso indica. Lo fa con statue di argomento umanitario, coi monumenti e con i ritratti di personalità politiche, di uomini di cultura e di scienza: il Monumento alla Batteria Masotto a Messina, l'angelo "Eterno Ribelle", Medicina e Carità, Lottando, Fune al lavoro, Sfrattati!, il busto e il monumento di Zanardelli, i busti-ritratto di Natoli, Brin, Bovio, Gattorno e altri, il monumentino a Giordano Bruno a Narni, i monumenti agli eroi e combattenti per la liberazione di Cuba José Marti e Ignacio Agramonte.
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