Andare, andare. E come andavamo!
Un dialogo immaginario fra una madre e suo figlio, lo scrittore Riki Monti, si snocciola finalmente affrancato dalla menzogna che per anni ha mascherato il terribile segreto che aveva incrinato il loro rapporto. Giunta l'ora in cui la verità non può più essere elusa, Riki ha assolutamente bisogno che la madre gli spalanchi le braccia, per poter essere scortato verso la morte. Ma prima, lui deve sapere. E le impone di accompagnarlo nella memoria del passato, per ricercare le eventuali cause della sua diversità , nel tentativo di riuscire a comprendere, in ultima analisi, se considerarla un castigo o un dono. Per Riki giunge così il tempo di accettare la propria autenticità , che sola potrà rendergli più sopportabile l'inquietudine che fin dalla nascita ha sentito gravare su di sé, ma che allo stesso tempo lo ha dotato della geniale lucidità e immediatezza con la quale interpreta il mondo e scrive le sue opere. Un intenso viaggio tra le pieghe dell'animo di un artista autentico, che non riesce a fare a meno di identificare la propria arte con la propria vita.
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