Resurgir. Vampirismi dall'America Latina
Sebbene nella letteratura del Sud-America sia possibile riscontrare la presenza del Vampiro sin dalla fine del diciottesimo secolo, è solo dalla seconda metà dell'Ottocento che la sua presenza comincia a farsi ingombrante, per trovare infine grande spazio nel periodo modernista, in cui il demone si trova spesso a spogliarsi delle canoniche maschere infernali per adattarsi a ben più spaventosi caratteri umani, plasmando i tratti tipicamente soprannaturali come metafora delle perversioni e pulsioni più tragiche della contemporaneità. Così i Vampiri dell'America Latina che incontreremo in questa breve antologia saranno i più diversi, poiché l'intenzione principale degli autori pare non tanto quella ripetere il mito del mostro, quanto piuttosto di esplorarlo, adattarlo; meglio ancora, l'intuizione profonda è di smettere di scandagliare oscuri castelli e villaggi sperduti, non scavare nella terra, bensì nell'animo umano, in cerca della bestia, nelle perversioni dell'uomo-mostro e nella società che lo morde al collo per corromperlo.
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