Tra scetticismo e libertinismo. Charles Blount (1654-1693) e la cultura del libero pensiero nell'Inghilterra degli ultimi Stuart
Il libro raccoglie ed integra i numerosi, ma frammentari, interventi critici degli ultimi anni miranti a una rivalutazione della figura storica di Blount. Il testo offre una visone d'insieme volta a ricostruire la fisionomia di un intellettuale e agitatore politico vissuto a cavaliere tra Restaurazione e Glorious Revolution, coordinatore di una rete di liberi pensatori contro i quali si schierarono tutti i maggiori filosofi, teologi e scienziati del tempo, da Locke a Newton, da Tillotson a Boyle. Nell'opera di Blount si percepisce l'eco di una grande stagione culturale, arricchita non solo dal recupero della tradizione classica e dal consistente influsso continentale, soprattutto francese, ma anche dagli stimoli provenienti dal dibattito che si svolse nei clubs, nelle coffe-houses e nelle prestigiose Accademie della capitale. Dopo i rigori dell'ondata puritana, i teatri furono riaperti, nacque la Royal Society, commediografi e poeti diventarono l'avamposto culturale della splendida corte di Carlo II.
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