Qualcuno è stato fascista
Con una prefazione di Carlo Lucarelli "Qualcuno è stato fascista" è il racconto in presa diretta di uomini che, nati durante il ventennio fascista, hanno vissuto l'infanzia nel tempo della Seconda Guerra Mondiale, confinati e reclusi, come le precedenti generazioni, nello stretto perimetro delle loro terre, entro i limiti arcaici di un feudalesimo rurale sopravvissuto allo Stato moderno. Nel racconto, tratti biografici e comportamenti di protagonisti e comprimari assomigliano, per connotazioni e caratteristiche, a quelli della quasi totalità delle persone che hanno vissuto quell'epoca storica, sicché il libro rappresenta la provincia italiana nella sua interezza, nel nostro caso quella collinare e montana, lontana dagli scalpori delle grandi città: un luogo nel quale le bombe e le mine non potevano avere altri colori se non quelli della morte e della miseria, dell'analfabetismo e della soggezione. Nello sfondo di fascismi accettati e negati, il libro ci propone un intero mondo, seguendo nella sua esemplarità - tra saggio e racconto - il cammino drammatico, graffiante, deciso e controcorrente di un uomo che dà voce alla propria memoria, alle verità celate, alla semplicità di un popolo schiacciato tra bene e male, tra ideologie e fatalismo. E in tal modo ricostruisce esemplarmente la storia di un tempo drammatico, alle sorgenti dell'età presente e dei suoi non domati conflitti.
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