Il sacro e l'impuro. Letteratura e scienze umane da Boine a Pasolini
La poesia novecentesca ha coltivato funzioni e significati eccezionalmente problematici e ambigui, articolando un discorso che trova i suoi fondamenti nell'esperienza del sacro, nella teoria del soggetto e in una interrogazione ininterrotta sulla natura dei simboli. "Il sacro e l'impuro" disegna un percorso originale all'interno della tradizione del Novecento, lungo quella permeabile frontiera tra letteratura e scienze umane (psicoanalisi, antropologia) ricchissima di scambi osmotici. L'indagine procede mediante approfondimenti su autori e momenti esemplari: da Giovanni Boine a Pier Paolo Pasolini, da Andrea Zanzotto a Edoardo Cacciatore e Alfredo Giuliani. Si tratta di un metodo critico centrato sulle interazioni tra rappresentazioni poetiche e paradigmi culturali, che sono immanenti al testo letterario e ne infiltrano la compagine formale e fantastica.
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