Non ho voluto abitare nella stanza accanto
Il libro racconta la storia di una vita: una grande storia, nel dolore e nella sventura, nella forza e nell'orgoglio del riscatto, nella temeraria volontà di affermare la pienezza della persona e nella tenacia con la quale il protagonista ha perseguito il suo progetto. Passano nel libro, per rendere più acuto il dramma che lo colpisce a tredici anni di età, gli anni meravigliosi dell'infanzia nelle campagne forlivesi, in pagine di particolare suggestione, per la forza e il fascino della rievocazione; e poi la sventura che getta il protagonista nella immobilità di un male terribile e la sua famiglia nell'abisso della disperazione. Incomincia di qui il viaggio che non possiamo non sentire come una epopea: la ricerca della salute; l'affermazione della propria persona, contro i pregiudizi che emarginano i "diversi"; la ricerca del lavoro, come la via fondamentale per essere liberi e dotati di dignità; la fitta trama delle amicizie in cui conoscere e riconoscersi; il bisogno d'amore e l'ansia per la costruzione di una famiglia, come realizzazione piena di sé, come rifugio, come possibilità di durare nei figli per sempre.
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