Radure silenzi e una utasa buna
Dobbiamo leggere la poesia di Maria Grazia, lasciandoci condurre per mano nei suoi luoghi, di fiume e di monte e bosco o di mare, dove lei insegue sogni, ansie, angosce, aspirazioni e speranze: guardando sempre avanti, anche quando la sorprende un ricordo. E in questo universo il tema di Dio: un dialogo diretto, non solo lode o anelito mistico, ma un conversare quasi amichevole con uno sconfinato rifugio. E poi il grande tema dell'umanità e della vita, l'essenza della persona, nuda di fronte alla sorte, ma ricca di preziosi sentimenti, qui rappresentata in un'ampia galleria di ritratti. Infine l'amore, spesso vagheggiato e dai caratteri misteriosi, anche quando la parola si sofferma sui casi bizzarri della fenomenologia di questo sentimento sempre nuovo e mai completamente nuovo, così pervasivo e trasversale alla condizione umana. Grazie di questo nuovo viaggio, sorella Maria Grazia, che ci fa guardare oltre, continua a tenerci desto lo stupore.
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