Cesena bella
Dopo il gran volume che circa quarant'anni fa Andrea Emiliani e Biagio Dradi Maraldi curarono su Cesena. Il volto della città, questo di Giordano Conti è il più bel libro che sia mai stato dedicato alla città del Savio. Lo garantisce la virtù di un uomo che è stato sindaco della città per dieci anni e che ancor prima, per lungo tempo, l'ha eletta a oggetto prevalente dei suoi studi, fin da quel suo prezioso "Per una lettura operante della città. L'esempio di Cesena", uscito a Firenze nel 1980. Si aggiunga l'apparato iconografico di Gian Paolo Senni, che quasi quotidianamente, per catturarne l'anima, insegue le luci e le ombre della sua Cesena, e le voci misteriose che corrono tra le sue mura e le sue vie. Dunque, un libro dell'anima, di ricordi, di storia, di immagini: la celebrazione di una città così bella tra il verde popoloso della pianura e il sorriso delle colline: "tra il piano e il monte", appunto, come la vide il Poeta. Tanto che l'Appennino le entra nel cuore con l'estrema propaggine di un colle, dalla cui cima la rocca guarda ai suoi piedi l'antico scorpione delle mura e la varia policromia dei tetti e dei campanili.
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