Perversioni sessuali e Processo Psicoanalitico Mutativo (PPM)
Nel libro “Tre saggi sulla teoria sessuale”, Freud classifica le varie forme patologiche della perversione sessuale distinguendole in aberrazioni riguardanti la meta (esibizionismo, voyerismo, sadismo e masochismo) e aberrazioni riguardanti l’oggetto sessuale (omosessualità, pedofilia, zoofilia). Negli ultimi anni, il termine “perversione”, viene usato di meno in quanto è stato cancellato dalla nosografia psichiatrica, infatti, nel DSM non si parla più di perversione ma di “parafilie”, termine neutro che, diversamente da “perversione”, è sprovvisto di connotazioni morali, quindi lontano dal sospetto di voler etichettare i diversi come malvagi o spregevoli. Le perversioni possono essere definite tali in funzione della relazione, dello sviluppo psichico oltre che di una legge. Tutti questi elementi regolano i rapporti di desiderio, godimento e di potere nei soggetti. Il corrente lavoro nasce in seno al metodo PPM (Processo Psicoanalitico Mutativo) della Scuola dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica di Roma. In questo volume, questa traccia viene sviluppata e oltre a una analisi delle singole Perversioni-Parafilie, vengono analizzati i funzionamenti psichici rispetto al PPM.
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