Dialogando con Glen Gabbard
Vengono qui pubblicate due relazioni (di cui una inedita), e per la prima volta i contributi di Glen Gabbard durante il suo dialogo con il pubblico.Gabbard offre un'immagine della psicoanalisi che pone al centro il paziente e fa riflettere sulle molteplici forme in cui il cambiamento si può declinare per ciascun individuo. Parla di una psicoanalisi "non coercitiva", "sovversiva", nel senso che non si pone come obiettivo la risoluzione dei sintomi, "non convenzionale" secondo la quale le resistenze vanno comprese e accolte per quello che possono rivelare del paziente. Emerge il valore della clinica, che ci mostra la singolarità di ogni esperienza umana. L' Autore invita a tener conto della paura del cambiamento, della paura della verità, oltre che del desiderio dichiarato dai pazienti di liberarsi dei propri sintomi e mette in guardia l'analista dalle proprie aspettative verso il paziente, che si configurano come gratificazioni narcisistiche; ogni terapia è infatti esposta ai rischi di violazioni della soggettività del paziente o del setting analitico. Egli indica nella ricerca di una terzietà lo strumento principale di prevenzione.