Analisi incompiute. L'analista in gioco con lo psicodramma freudiano
Analisi incompiute. L'analista in gioco con lo psicodramma freudiano: La psicoanalisi nasce con casi dall'esito incerto, incompiuti, interrotti: Anna O., l'uomo dei lupi... . Non è un caso che Freud abbia dedicato al tema uno dei suoi ultimi saggi (Analisi terminabile e interminabile) che, sin dall'endliche/unendliche del titolo pone dinanzi a domande ineludibili. La comunità psicoanalitica glissa sull'argomento, soprattutto in un oggi disegnato dall'orizzonte dell'efficacia quantificabile e misurabile. Contro tale tendenza inerziale si intende rilanciare freudianamente la priorità da assegnare alle analisi attraversate dal fallimento, dall'impasse, lì dove l'analista incontra i resti inanalizzati della propria analisi. I casi interrotti sono interrogati e rielaborati con lo psicodramma analitico riletto alla luce di Freud e Lacan. Nel gruppo di Plurivisione, il terapeuta ha presentato il caso e poi con la rappresentazione psicodrammatica messo in gioco il rebus dell'incontro. La pluralità delle prospettive che lo psicodramma comporta, l'essere come soggetto continuamente dis-locato, induce l'analista a una nuova via elaborativa che genera nuove reti associative, tesse nuovi legami dei resti non tradotti e con essi trova il senso delle interruzioni.
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