Psicoanalisi e teoria della complessità nella scienza contemporanea

Psicoanalisi e teoria della complessità nella scienza contemporanea

Il presente volume è una trattazione densa e articolata sul controverso rapporto tra i procedimenti conoscitivi delle scienze della natura e delle scienze dell'uomo. Il "pensiero complesso" renderebbe intelligibili fenomeni alquanto differenti tra loro, abilitando l'analogia a strumento per pensare di inestimabile valore. La contaminazione voluta tra discipline agli antipodi nella tradizione scientifica trova qui un tentativo di corrispondenza del quale conosciamo solamente i vagiti. La psicoanalisi inoltre è da sempre un passo avanti e uno indietro nei propri riferimenti euristici rispetto alla scienza nel suo insieme e per questo è sempre alla ricerca di un rapporto organico con essa. Ormai comunque ogni psicoanalista dovrebbe conoscere i contributi che il paradigma sta elargendo in ogni angolo del sapere, anche perché i nuovi modelli clinici dalla teoria del campo, alla teoria delle relazioni oggettuali, agli approcci relazionali più recenti, intersoggettivisti o interpersonalisti danno per scontati riferimenti teorici propri della teoria della complessità. Il sospetto degli addetti ai lavori per i contributi meta-clinici come il mio, non è giustificato. Anche perché l'ignoranza fiorisce dove viene meno un vertice osservativo peculiare e legittimo ancorché plurimo e costruttivistico.
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